Estetica medica: cosmetic surgery
Il panorama della chirurgia plastica e della medicina estetica è profondamente cambiato nel corso dell’ultima generazione. Non si tratta solo di tecniche estremamente più sofisticate e all’avanguardia, di protesi e materiali chirurgici con brevetti ipertecnologici, o degli ultimi dispositivi di telemedicina computerizzata.
E’ il nuovo approccio globale e olistico a fare la differenza, che rende protagonista finalmente la persona al centro di un complesso e sofisticato sistema integrato di tecniche ad alta precisione, che abbracciano tanto la chirurgia plastica più “tradizionale” che la moderna medicina estetica e le più recenti metodologie mini-invasive. E’ ciò che sempre più spesso si sente definire come “cosmetic surgery”.
Che differenza c’è tra la chirurgia plastica di tipo tradizionale, e l’approccio alla cosmetic surgery?
Facciamo l’esempio di una donna con borse agli occhi troppo accentuate. In un approccio tradizionale di chirurgia plastica, è ideale l’intervento di blefaroplastica, che comporta l'asportazione chirurgica della pelle in eccesso fino alla rimozione degli strati profondi di adipe sottostanti e alla sistemazione della struttura muscolare delle orbite. Le rughe vengono attenuate per l'effetto di stiramento della pelle.
Nel moderno approccio di Cosmetic Surgery, invece, si parte dall’ascolto delle richieste della paziente per individuare la soluzione integrata meno invasiva che consenta di raggiungere i risultati voluti. Nel caso di un contorno occhi segnato dalle zampe di gallina, si può optare, ad esempio, per un ritocco con filler riempitivo, oppure con un modulato dosaggio di tossina botulinica. Contestualmente, si inquadra l’intervento in un’ottica di prevenzione globale, cercando di rieducare la paziente ad uno stile di vita più sano, che prevenga i meccanismi cutanei che provocano l’invecchiamento come primo passo per mantenere più a lungo un aspetto giovane.